sabato 25 agosto 2012

Le stesse parole

"Usiamo le stesse parole e non ci capiamo". Capita di sentire questa frase, vero? Magari la pronunciamo proprio noi, dispiaciuti e stupiti nel constatare che la lingua non sempre assolve al proprio compito, perché noi vogliamo di più rispetto alla trasmissione di suoni che conosciamo fin da piccoli, noi vogliamo l'abbraccio della comprensione.

Capita poi di stare davanti a persone che usano un'altra lingua perché vengono da un altro paese con altre abitudini: con loro capiamo anche noi stessi, un po' di più, quel tanto che basta a farci sorridere, convinti che la favola delle lingue di fuoco abbia la sua ragione. In fondo sappiamo da sempre che le parole sono importanti ma i gesti, i silenzi e un sentimento lo sono di più.

Le stesse parole è il titolo della raccolta di poesie di Antonella Palermo, giornalista e conduttrice radiofonica, mia amica e voce del lavoro per l'audio dramma Parole in cuffia;-)
Quale poesia scelgo per far sentire le sue parole? Una che ne usi poche ma ne porti con sé altre, una che suoni familiare.

Novità

Novità brami.
E' quasi un'ossessione per le frastornate membra.

Il bisogno ha un solo bel vestito e tu l'aspetti.
Lavi i piatti come sempre e suona la campana nel paese.



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