Perché si chiama così

Parole in cuffia perché i suoni li voglio sentire meglio, più da vicino, perfino da dentro.

Parole in cuffia perché ci giocavo da piccola, mentre mio padre riparava televisori, radio e creava circuiti elettrici.

Parole in cuffia perché odio il rumore, amo il dialogo, cerco le facce dietro una voce.

Parole in cuffia se mi raccontano una storia, mi fanno ridere, strappare i capelli, torcere le mani.

Parole in cuffia perché ho nostalgia della radio, tutti i giorni tutto il giorno.

Parole in cuffia perché anche se le senti solo tu, solo non ti senti.

Parole in cuffia perché parli a uno e anche a tutti, tutto insieme.

Parole in cuffia perché sono freddolosa e dentro le cuffie fa caldo.

Parole in cuffia e basta. Perché sono quelle del protagonista del racconto sonoro, Parole in cuffia appunto.

Parole in cuffia perché da quelle riparti, conosci, ti schieri, scegli e cambi idea. Ti togli le cuffie.