domenica 22 maggio 2016

Corpo a corpo, 7 minuti per dirci chi siamo

E poi accade che ricevi una email a cui tenevi ma che ti eri scordata nella lista dei desideri. La mail ti informa che sei tra i selezionati al premio L'anello debole all'interno del Capodarco l'Altro festival.

Non sei tu tra i selezionati, a dire il vero, ma un lavoro a cui tieni, piccolo anzi breve ma prezioso per diverse ragioni. Si chiama Corpo a corpo, gli hai dato questo nome perché i due protagonisti li hai conosciuti così, per una stretta di mano e qualche parola di troppo, perché loro non hanno paura di confrontarsi con ogni cellula di sé ogni volta che si incontrano e ti incontrano, perché noi tutti conosciamo col corpo e il suono passa di lì. Si tratta di 7 minuti di un lavoro audio che ora aspetta il giudizio della "giuria di qualità", brivido. E poi di quella popolare, altro brivido.

Questa la scheda dell'opera, poche righe anche qui, e i 7 minuti di Corpo a corpo.

Promosso dalla Comunità di Capodarco di Fermo, il premio "L'anello debole" è importante perché tratta di "temi sociali", viene assegnato alle migliori produzioni video e audio di tipo giornalistico e di fiction che affrontano temi sociali, primissimo e ultimo brivido.

Quello che a me qui preme dire - al di là dell'emozione dell'email informativa e del senso di responsabilità che mi ha preso dopo, più che durante la registrazione del pomeriggio insieme a Francesco e Simone, i protagonisti del mio lavoro - è quanto sia bello, inaspettato e sfacciatamente intrigante poter chiacchierare con ogni persona uguale e diversa da te. Mica è detto mica è facile.
E' sempre una scommessa con se stessi, l'altro e il mondo tutto quando uno della partita decide di fidarsi e si lascia andare, tu accendi il registratore, te lo scordi e a volte non vuoi fare neanche più i conti con l'ambiente e i guai che ti porterà stare in un salone che riverbera: quello che conta sono le facce, la voce, la conversazione che va liscia e quei tanti minuti, che alla fine saranno 7, per dirci chi siamo.

Ecco, mi piacerebbe che ognuno di noi trovasse spesso 7 minuti per incontrare qualcuno e scoprire se stesso. Anche senza registratore, anche senza premio.