mercoledì 27 febbraio 2013

Fra gridi di piazza e scelte di silenzio

Il fatto pubblico: "Non è che a metter gli auricolari agli ombelichi parli alla pancia delle persone, eh!" Maurizio Crozza a Ballarò come Pier Luigi Bersani.

In queste settimane di oscillazione fra gridi di piazza e scelte di silenzio, ritrovo il TED talk di Julian Treasure, esperto di acustica.

Viviamo in un mondo rumoroso, non siamo più abituati all'ascolto, eppure per comprendere il mondo e dargli senso abbiamo il diritto e il dovere di fare qualcosa, riabituarci all'ascolto conscio, quello che Julian Treasure ci presenta in cinque mosse, 5 modi per ascoltare meglio.

Il fatto privato: Lunedì 4 marzo è l'ultimo giorno per partecipare a Noise Intercepted, 10 sfide interattive per scoprire il paesaggio sonoro urbano e i suoi rumori. Nel corso di 4 mesi i partecipanti dovranno rispondere alle 10 "chiamate sonore" con produzioni originali e creative che documentino l'ambiente sonoro e il proprio rapporto con esso.
Una settimana di tempo per rispondere a ciascuna chiamata sonora, divertimento assicurato.

Tutte le informazioni sono sul sito del progetto, The Noise Project. 

The Noise Project è un progetto dell'agenzia creativa Labspace Studio, di Toronto, e una rete di artisti aperta a tutti che esamina il concetto di rumore dalla prospettiva di chi lo produce, subisce, rielabora.





sabato 23 febbraio 2013

Da domani ascoltiamo questa Italia

Il blog del Corriere della Sera La nuvola del lavoro segnala tutte le opportunità per gli italiani in Germania. "Nei primi due mesi del 2013 i datori di lavoro tedeschi hanno richiesto tramite questo portale (Eures, la rete europea per la ricerca di occupazione) 140 mila profili provenienti da altri Paesi Ue".

Domani andiamo a votare per il nuovo Parlamento italiano.

In questa settimana un amico ha dato le dimissioni da un posto di responsabilità e altri stanno pensando a come vivere e lavorare meglio, in Italia o all'estero.

Chiunque vinca domani, ma spero che non vinca chiunque, dovrà assumersi la responsabilità di farci vivere e lavorare qui, meglio, tutti, presto e con lungimiranza.

...
L'Italia che parla attraverso il lavoro, come lo spot BNL per i 100 anni della sua storia (e quella del Gruppo BNP Paribas). Almeno da domani ascoltiamola.



sabato 16 febbraio 2013

In riposo in una stanza

La foto che vedete qui sotto è la mia cucina, piccola ma "abitabile", come si suol dire. Solo fotografandone un pezzo stamattina mi sono accorta che ci sono tracce di me, di lettere appese al muro e di fiori di carta nel vaso che vaso non è. Momenti di trascurabile felicità.

Foto A. Rapone, la cucina di casa

Qualcuno un giorno ha pensato che io sia romantica, vagamente nostalgica, perfino impegnativa per il tavolo a due, poi ha capito che sono solo pigra, stretta in pochi metri quadrati, e le lettere sono rimovibili con buona pace del muro a prova di strappo e della mia testa che cambia idea su tutto molto spesso. Però.

Però i fiori mi piacciono, fuori sul balcone ché mi viene il mal di testa altrimenti, le lettere anche ma non  cucino e scrivo insieme, e se qualche volta è capitato non saranno mai usciti manicaretti né dal forno né dal computer ché ogni tipo di amore richiede concentrazione, sono per mescolare oggetti e loro funzioni così do merito al vero design che è sempre immortale.

Voglio dire, in questa settimana in cui il Papa ha rinunciato all'incarico, sono ritornati San Valentino e Sanremo, l'Ocse ha invitato l'Italia a proseguire "il riequilibrio della tutela del lavoro, spostandola dalla protezione del posto di lavoro a quella del reddito del lavoratore", qualcuno ammazza la fidanzata, io guardo i miei fiori di carta sul tavolo della cucina e resto convinta che...

“… tutta l’infelicità degli uomini viene da una sola cosa, di non saper starsene in riposo in una stanza”.

                                                                    
Pascal, Pensées, 136.

mercoledì 13 febbraio 2013

Fallo apposta, ascolta

Il fatto pubblico: "The hardest step in better listening is the first one: do it on purpose. Make the effort to actually be good at it". La parte più difficile nel migliorare la propria capacità di ascolto è la prima, farlo apposta, cioè fare lo sforzo di diventare veramente bravi ad ascoltare.

Come fare ce lo dice Seth Godin nel suo pezzo How to listen del 4 febbraio scorso su SethGodin.Typepad.com.

Continuo a tradurre liberamente - in fondo me lo dice proprio Godin nei suoi consigli:-) - e a usare un punto elenco in cui ciascun punto potrebbe essere esploso nei coriandoli del Carnevale finito ieri.

1. Non badare troppo a prendere appunti, c'è sempre pezzo di carta per farlo, più tardi.

2. Guarda la persona che sta parlando e guardala con l'entusiasmo della tua faccia, della tua postura, delle tue domande.

3. Riporta quello che ascolti nel tuo mondo usando le tue parole. Non fare domande che non lo sono ma costruisci per conto tuo nuove idee grazie a quello che hai ascoltato.

4. Se non sei d'accordo, datti il tempo per riflettere e poi spiega perché. E' l'idea quella su cui ti arrovelli o non digerisci, non chi la esprime.

5. Il miglior modo per ringraziare chi dice qualcosa di interessante e utile è fare altrettanto. L'altro modo è farci qualcosa.


Il fatto privato: Senza parole in questi giorni, mi sto esercitando ad ascoltare;-)



sabato 9 febbraio 2013

Una chitarra e una storia

In questa settimana le parole in cui mi sono più frequentemente imbattuta sono state paura, fiducia, libertà. E tutte avevano a che fare con un cambiamento, da quello lavorativo per stare meglio a quello di un'altra strada per fare prima, da quello sentimentale per entrare in una storia a quello di un'operazione in ospedale per restituire funzionalità a un ginocchio.

Ho osservato e parlato con le persone coinvolte in questi tipi di cambiamento e accanto alla tensione e al desiderio di novità e benessere c'era sempre la paura di sbagliare, il giudizio verso se stesso percepito come abitudine, fino al cambio marcia per tornare sulla vecchia strada che dà sicurezza. C'era forte anche il desiderio di vivere l'attimo in cui lasciare andare le zavorre e rischiare, ma il desiderio passa per la volontà e il coraggio, per la tenacia e l'ordine da fare nelle proprie stanze interiori e fare ordine richiede tempo, energia e almeno un sabato libero tutto dedicato alla casa. Ognuno ha fatto comunque una scelta, me compresa.

E' una questione di scelta anche The Acoustic Guitar Project, il progetto artistico del copywriter e musicista Dave Adams che raccoglie le composizioni originali di altri musicisti di New York e del mondo a partire da una chitarra e un registratore. Sorta di bookcrossing del suono con la chitarra che  è lo stesso libro che fa il giro del mondo, permette a giovani autori di farsi conoscere e anche produrre e al creatore del progetto di realizzare il suo sogno artistico.

E' una questione di mettere nel giusto posto i pezzi di una storia per non raccontarsene altre e avere modelli positivi di comportamento nelle esperienze successive il libro How To Stay Sane di Philippa Perry.

The meanings you find, and the stories you hear, will have an impact on how optimistic you are: it’s how we evolved. … If you do not know how to draw positive meaning from what happens in life, the neural pathways you need to appreciate good news will never fire up.


We need to look at the repetitions in the stories we tell ourselves [and] at the process of the stories rather than merely their surface content. Then we can begin to experiment with changing the filter through which we look at the world, start to edit the story and thus regain flexibility where we have been getting stuck.

Come dire, prestiamo attenzione a come ci raccontiamo le cose prima ancora che al loro contenuto, così possiamo cambiare il modo in cui ci confrontiamo col mondo e diventare finalmente dinamici, direi "editor" di noi stessi, quindi consapevoli e protagonisti del cambiamento.


sabato 2 febbraio 2013

Il suono delle cose

Questa settimana ho fatto un esercizio, ho ascoltato la mia voce. Bassa, lenta e lamentosa nei momenti difficili, acuta e brillante in quelli in cui cercavo contatto, onde anomale nell'incertezza, nella paura e indecisione. Mica mi è piaciuta tanto. E solo per una questione pratica di oggi non la registro, ma lo farò presto e allora sentirete quanto qualsiasi tono esprima tanto altro, tutto quello che si agita dentro e viene fuori. Affascinante.

Poi mi sono imbattuta in questo video, il suono delle cose, più esattamente The Sound of Things, tratto dal libro di William Wondriska. Di più non vi dico, e non per pigrizia, ma per stimolare un po' di curiosità, sicuramente quella che devono avere avuto alla Corraini Edizioni per mettere la musica giusta alle pagine giuste e far esprimere le cose che diventano quindi animate, vive, escono dalla carta e rientrano nelle nostre orecchie come già fanno ogni giorno quando incontriamo il telefono, il treno, l'aero, le forbici... Bravi, semplice capolavoro di fusione tra immagini, font parlanti, suoni.

La prossima settimana controllerò i miei livelli di voce, proprio come si fa col peso, la pressione, la temperatura. Non per il gusto di misurare ma per quello di prendere nota di ciò che succede dentro e di cosa esce e arriva agli altri, anche inconsapevolmente:-)


venerdì 1 febbraio 2013

Tradurre i colori in suoni

Il fatto pubblico: Guardate questo video: un occhio artificiale permette di tradurre i colori in suoni. E' la storia di Neil Harbisson, nato con acromatopsia, una patologia che gli impedisce di percepire qualunque colore. In pratica, vede la realtà in bianco e nero. In realtà, la parola "traduzione" non è corretta e a me la malattia di Harbisson, e soprattutto la soluzione che ha trovato per riconoscere i colori, fa venire in mente altre soluzioni...


Il fatto privato
: ... Sinestesia è "l'accostamento ardito di due vocaboli esprimenti percezioni legate ad organi sensoriali diversi". Proprio come è il titolo del libro Scrivere. Una fatica nera, di Alessandro Lucchini, da cui ho preso la definizione di sinestesia.
Quando siamo mancanti in un senso un altro ci aiuta. Ma l'aiuto non porta a sviluppare le caratteristiche mancanti bensì a creare incredibili sinestesie, capaci di andare al di là di ogni figura retorica.