sabato 17 novembre 2012

Compra, e in palio c'è il lavoro (forse)

"I Clienti che, nel periodo di durata del concorso, effettueranno una spesa minima di euro 30,00 (trenta,00) con scontrino unico presso i supermercati aderenti all’iniziativa, riceveranno una cartolina di partecipazione al concorso da compilare in ogni sua parte. La cartolina dovrà essere imbucata, a cura del partecipante, in apposita urna sigillata e vidimata da un notaio".

Di cosa stiamo parlando? Cosa si vince? I clienti nascono clienti e quindi portano la "c" maiuscola o è un dato acquisito dalla frequentazione, dalla scelta e dalla fedeltà?

Continuo, "I premi consistono in numero 12 posti di lavoro come “addetto/a alle operazioni ausiliarie alla vendita” presso i Supermercati...XXX (non mi va di citare la catena). Fra tutti i partecipanti al concorso saranno estratti, per ciascun punto vendita, 4 schede. L’estrazione avverrà entro il 20 gennaio 2013 alla presenza di un notaio".

Insomma, se volete saperne di più andate sul blog La nuvola del lavoro. Io inorridisco, e non sono choosy per niente.

Che il lavoro sia messo in palio, che dipenda da quanto consumo e dall'estrazione di numeri e quindi dalla fortuna mi fa indignare, perché proprio di dignità negata si tratta. Che ci sia di mezzo pure il notaio mi fa venire l'ansia e in mente soldi che se ne vanno. E poi sempre lavoro precario è.

L'iniziativa messa in piedi da una catena di supermarket attiva nel Lazio con sede a Monterotondo (Roma) è un segno dei tempi, tempi di crisi, certo, ma non tali da giustificare la bislacca idea, per usare un eufemismo. E pensare che qualche anno fa scherzavo con alcuni colleghi ipotizzando un bingo sul lavoro e annusando l'ariaccia che cominciava a tirare. Possibile che non ci vengano idee da trasformare in progetti ma solo stupidaggini pericolose? Buon fine settimana.

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