giovedì 17 maggio 2012

Canta che ti passa

Il fatto pubblico: Ascoltare la musica e soprattutto partecipare a "lezioni di musica interattive" rende i bambini piccoli più positivi e comunicativi nei confronti di ciò che li circonda. Lo sostiene sulle riviste Developmental Science e Annals of the New York Academy of Sciences Laurel Trainer, direttrice del canadese McMaster Institute for Music and the Mind ed esperta di ricerche su musica e sviluppo mentale.
Musica interattiva significa per esempio far battere le mani su un tamburello per cercare di seguire il ritmo di filastrocche e ninna-nanne ai bambini di meno di un anno, significa farli divertire, interagire in modo creativo e tranquillo con la realtà circostante.

Il fatto privato
: "Cimentarsi nel canto o nel suonare anche in modo rudimentale uno strumento migliorerebbe le connessioni cerebrali rendendo la mente più adattabile ai cambiamenti". Come al solito prendo di un testo solo quello che mi interessa. E' vero che non è sempre e univocamente dimostrato che la musica in quanto tale possa migliorare le abilità cognitive, però tutti noi abbiamo fatto esperienza che ascoltare o canticchiare una melodia stimola la creatività, il sogno, la comunicazione. E il mondo ci appare più benevolo. Ecco, ricomincerò a suonare la chitarra per risolvere questioni di cuore, difficoltà lavorative, cambiamenti familiari. E voi?

2 commenti:

  1. Gentile Alessia,
    leggendo le sue parole mi è venuta in mente una scena dell’ultimo film dei Puffi che la mia bimba sta guardando, a ripetizione, in questi giorni in DVD.
    Il pubblicitario newyorkese è disperato nel suo ufficio perché ha troppo poco tempo per trovare uno slogan geniale.
    I piccoli elfi provano ad aiutarlo ma restano a dir poco sconcertati quando scoprono che il loro nuovo amico non ha una sua “canzone-motivo” per mettersi a lavoro e farsi venire una brillante idea!
    E siccome anch’io sono nata sotto il segnodeipesci e leggo il roboroscopo di internazionale, è da stamattina che cose del tipo canzone/motivo/colonna sonora/cambiare idea mi giravano per la testa.
    Quando, per tutta una serie di coincidenze, sono approdata sul suo post, mi sono detta: devo escogitare un motivetto tutto mio!
    Ecco.
    E da dove comincio?
    Magari un mantra…
    Buona musica
    Maria Bonelli

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  2. Ciao Maria,
    lo sai che una delle domande che facevo più spesso alle persone che intervistavo per Raccontolavoro.com (il papà di Parole in cuffia) era proprio "Qual è la musica del tuo lavoro?" http://www.raccontolavoro.com/raccontolavoro/dillatua3.htm#
    Non so se la canzone-motivo, i puffi insegnano, sia sempre la stessa oppure cambi in base alle giornate, al nostro umore, a quello che succede, al tipo di lavoro... Io ti posso dire che per fare lavori lunghi da un po' di tempo mi girano in testa e nell'ipod le note di Esposta, fragilità e forza dell'album degli Epsilon Indi. Tra l'altro, sei sei di Roma, stasera e domani (ven. 18 e sabato 19 maggio) al Teatro-Biblioteca Quarticciolo va in scena lo spettacolo di teatro-danza che porta lo stesso nome e la stessa musica;-) ciao Alessia/Parole in cuffia

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