domenica 13 maggio 2012

Ti ascolto

Il fatto pubblico: "Vado alla deriva per la città, scelgo degli angoli apparentemente appartati, accoglienti, per quello che è il mio gusto, sistemo un paio di sgabelli, metto il cartello “Ti ascolto”, mi siedo e aspetto". Si chiama Marco, vive a Pescara, fa il portalettere e da un po' di tempo anche il "punto di ascolto mobile".

Il fatto privato: Ho un amico che ha lo stesso superpotere di Marco, anche se non ne è completamente consapevole: le persone con lui si aprono, gli raccontano, scoppiano a ridere o in lacrime, si avvicinano attirate da una forza che aumenta mentre parlano e si confidano. Secondo me Marco e il mio amico non fanno paura, restano accovacciate, non giudicano e guardano in faccia. Per questo incontrano e vivono appieno il paesaggio sonoro. Per questo funzionano più di Lucy dei Peanuts: lei aveva il banchetto "The doctor is in", loro la bici e sono gratis.

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