lunedì 27 agosto 2012

Che non tutto vada perduto!

Il fatto pubblico: Ci hanno chiamato "bamboccioni" e ora è la volta di "generazione perduta", quella dei quasi 10 milioni di italiani tra i 30 e i 40 anni per cui non c'è niente da fare: al mercato non portano consumo, alla finanza non accedono, allo stato pagano le tasse, al lavoro ci vanno occasionalmente.
Se così stanno le cose, sarebbe più corretto e più drammatico definirci "generazione ignorata": maturità professionale e anagrafica raggiunta, formazione superiore ricevuta e perfino insegnata, risorse interiori che vagano da un ambito lavorativo a un altro, annacquate anche se nate vino e alla fine disperse senza che nessuno ne senta la mancanza.

Foto mia, Roma - Eur, anno 2011
Che fare, posto che è già tardi? In questi mesi girano due spunti di riflessione: quello più recente è il Manifesto della generazione perduta e poi l'articolo di Nuovo e Utile dedicato alla motivazione. In sintesi, e mettendo insieme le due fonti di ispirazione, per evitare il collasso di persone e strutture e l'avanzata della mediocrità lasciamo finalmente alla "generazione perduta" e a quelle che vengono dopo la motivazione intrinseca a fare bene il proprio lavoro, con riconoscimenti sociali per i bravi e sanzioni sociali per i fannulloni, la libertà di espressione, il giusto compenso.

Il fatto privato: Ecco, più o meno avrei voluto dire questo nella puntata dedicata al lavoro della trasmissione Nel cuore dei giorni di TV2000, a cui ho partecipato lo scorso 24 agosto. Non penso di essere riuscita, vuoi per i tempi stretti, vuoi per la prima volta di diretta in tv, vuoi perché convinta di parlare del mio lavoro Parole in cuffia piuttosto che del mio lavoro punto. Vuoi perché ascoltando le storie difficili e disperate che arrivavano al telefono mi sono sentita investita di una responsabilità a cui non so corrispondere, se non raccontando come posso frammenti di vita raccolti per strada e a cui bisogna ridare "coerenza narrativa", come se stessimo scrivendo insieme un romanzo collettivo.

... prox volta, se ci sarà ancora un'occasione, darò maggior forza ai miei pensieri e più motivi di speranza ad altre persone... e magari sorriderò un po' di più;-)


Nessun commento:

Posta un commento