sabato 6 aprile 2013

I tuffi proibiti

Lo ammetto, quando ho visto la foto dei ragazzini che si fanno il bagno in una vasca dei giardini di Caserta ho esclamato che bello.

Poi ho letto l'articolo del Corriere della Sera che riprende un pezzo sul Mattino di Napoli di oggi che denuncia il degrado e la mancanza di soldi per riparare allarmi e telecamere della Reggia, poi ho riguardato la foto e non ho potuto che continuare a esclamare che bello. Perché?

Perché so che nelle fontane non si entra, perché so che sui muri non si scrive, perché so che il braccio di  una statua non si porta via, però. Però so anche come sia bello usare la bellezza senza farle male e senza farci male, so e desidero entrare in contatto col verde e i monumenti che ci circondano in alcuni posti più di altri. So e sento che i pezzi di storia chiedono rispetto e si rispetta solo conoscendo e venendo in contatto con la storia, le persone, la natura.

E' pericoloso stare lassù, ragazzini dell'ultima vasca nella Reggia di Caserta. E' pure pericoloso farli rimanere giù, i ragazzini e anche gli adulti, senza posti belli in cui andare, senza acqua e verde e posti da occupare con la propria presenza e basta.

Lo so, il tema dell'articolo è un altro ma la mente del lettore va dove vuole. Io vorrei che il rispetto di un luogo passasse per la sua conoscenza e non solo a causa di un divieto, vorrei anche altri luoghi aperti all'esplorazione di noi stessi e del mondo. Certo, dirà qualcuno, ma se i soldi non ci sono? Certo, dico io, ma perché non dirselo ancora e trovare aiuti e possibilità?

Buon sabato.




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