Se così stanno le cose, sarebbe più corretto e più drammatico definirci "generazione ignorata": maturità professionale e anagrafica raggiunta, formazione superiore ricevuta e perfino insegnata, risorse interiori che vagano da un ambito lavorativo a un altro, annacquate anche se nate vino e alla fine disperse senza che nessuno ne senta la mancanza.
Foto mia, Roma - Eur, anno 2011 |
Il fatto privato: Ecco, più o meno avrei voluto dire questo nella puntata dedicata al lavoro della trasmissione Nel cuore dei giorni di TV2000, a cui ho partecipato lo scorso 24 agosto. Non penso di essere riuscita, vuoi per i tempi stretti, vuoi per la prima volta di diretta in tv, vuoi perché convinta di parlare del mio lavoro Parole in cuffia piuttosto che del mio lavoro punto. Vuoi perché ascoltando le storie difficili e disperate che arrivavano al telefono mi sono sentita investita di una responsabilità a cui non so corrispondere, se non raccontando come posso frammenti di vita raccolti per strada e a cui bisogna ridare "coerenza narrativa", come se stessimo scrivendo insieme un romanzo collettivo.
... prox volta, se ci sarà ancora un'occasione, darò maggior forza ai miei pensieri e più motivi di speranza ad altre persone... e magari sorriderò un po' di più;-)