Il cielo sopra Berlino oggi é coperto, fa caldo, pioverä. Uso la tastiera tedesca e non trovo gli accenti e gli apostrofi per evitare le Umlaut (i puntini sopra le vocali come la "a") che quindi compaiono dapperttutto e restringono le vocali ancora aperte. Mi piace il tedesco e i tedeschi sono buffi, precisi, insicuri. Non sono tutti tedeschi e mi sorprendo a parlare e ascoltare un miscuglio di lingue diverse.
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Sala per ascoltare racconti di vita. Berlino, il Museo ebraico |
Ieri sera ho apprezzato l´omaggio al popolo tedesco, appunto intitolato "
Dem deutschen Volke", che il Parlamento rivolge fino al prossimo 3 ottobre, data dell´unita´ della Germania, a cittadini (e turisti) con un
video proiettato sulle rive del fiume Sprea di fronte alla propria sede. Ho ripercorso circa 130 anni di storia della Germania e di Berlino in particolare in silenzio, al buio, godendomi le luci e i suoni che provenivano dalla sponda opposta, sentendomi in difetto per aver ignorato troppo a lungo una parte di questa storia e riscoprendo uno strano orgoglio da italiana all´estero anche se solo in vacanza.
I tedeschi amano i suoni, se no non si spiegherebbero i reparti delle librerie dedicati agli
audio libri e agli
audio drammi, con la differenza chiara a tutte le commesse a cui chiedo informazioni. Se non li amassero non avrebbero dedicato una sala del
Museo ebraico all´ascolto delle
storie di adulti ebrei che da dentro cubi sparsi e cuffie al visitatore parlano di scuola, amicizie, cucina, genitori e sport, la loro vita com´era da piccoli.
E poi ci sono i concerti improvvisati nei parchi, con musicisti tutti bravissimi, loro non improvvisati;-)
Thank you for the information, the article is very well-written.
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