sabato 31 marzo 2012

Solo coincidenze?

Io alle coincidenze non credo perché mi va di dire grazie all'imprevisto, al fuori programma, all'inciampo sul marciapiede di questi giorni.
Credo che l'incontro sia solo la manifestazione del desiderio che sento e della spinta che ricevo, un po' come la sensazione di slancio verso la libertà e anche la caduta quando si inizia ad andare in bicicletta.
Credo in questo non solo perché sono credente ma perché il caso mi dà fastidio, mi toglie responsabilità e non mi fa guardare oltre quello che accade.
Non è accaduto niente di speciale, in settimana.
Io e il libraio vicino casa abbiamo scoperto che abbiamo più di un amico o conoscente in comune. La collega che ama le lingue sta organizzando il viaggio in Germania nello stesso periodo e per gli stessi motivi che spingono me a fare lo stesso. Nel momento in cui chiedo scusa a un amico per essere stata invadente e saccente ricevo le sue stesse scuse. Qualcosa è accaduto: mi sono imbattuta in persone, situazioni, discorsi in cui mi sono ritrovata o ho ritrovato gli altri. Non "per caso" si srotola il filo nel labirinto e tu trovi il bandolo della matassa, cioè il senso della tua storia.

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