sabato 22 dicembre 2012

Car le documentaire est un projet

Nel giorno dopo le dimissioni del presidente del Consiglio Mario Monti e in cui a Berlino il ministro per la Famiglia Kristina Schroeder propone di usare l'articolo "das" e il pronome "es" per indicare e parlare di Dio - in italiano suggerirei di nobilitare il romano "er" a questo scopo - a me piace rileggere i consigli per realizzare un buon documentario sonoro che il responsabile di Art Radio Silvain Gire ha scritto qualche tempo fa.
Lui li chiama paradossi, e il primo è sicuramente la realtà, "Le réel est une illusion soluble dans l'alcool". Il Manifesto è in francese, ma la lettura è facile. Più difficile è realizzare un documentario. Perché?


"Car le documentaire est un projet. C'est-à-dire un point de vue, une narration, une mise en scène, un dispositif d'enregistrement, une situation construite. Avec parfois des personnages".


"Perché il documentario è un progetto, cioè un punto di vista, una narrazione, una messa in scena, una registrazione, una situazione costruita. A volte con dei personaggi.

Questo il link al documento per esteso:
http://www.arteradio.com/blogarticle/7/10_paradoxes_du_documentaire_sonore_/

Nessun commento:

Posta un commento