Anche se oggi è martedì e dunque non è il giorno previsto dal format editoriale di
Parole in cuffia blog, che vuole sia il
sabato la giornata ariosa col resoconto della settimana appena trascorsa e il resto dei giorni presentati secondo un
fatto pubblico e uno privato che m'hanno colpito e che ripropongo, io supero il format che mi sono inventata e vi racconto com'è andata a
Ferrara, al festival di
Internazionale cui ho partecipato.
In testa m'ero segnata l'appuntamento con
Anna Maria Testa e
Tullio De Mauro A scuola di futuro, sabato 6 ottobre alle 15.00: nonostante il guasto al treno, c'ero e ho preso appunti.
De Mauro non si batte, soprattutto nella difesa di
una scuola che non esclude ma include i bambini di famiglie straniere, quelli che non nascono bravi, quelli che possono fare lezione ai genitori e ritirare su le sorti dell'Italia. "Le scuole più efficienti sono quelle che hanno il massimo di inclusione". Viene voglia, a sentirlo parlare, di fare il maestro elementare.
Poi, uno dopo l'altro, ho saltato tutti gli altri appuntamenti che avevo messo in agenda, perfino l'incontro
Fermate le rotative! col giornalista
David Carr a proposito della crisi della stampa e il futuro dei giornali. Carr l'ho incontrato a pranzo il giorno dopo, una domanda per essere sicura di aver perso un incontro interessante e poi un buon lavoro reciproco.
La mia personale
agenda setting è venuta meno perché a Ferrara mi sono dedicata all'
ascolto. Quello degli
audio documentari proposti nella rassegna
Mondoascolti, che quest'anno ha affiancato la già nota 'Mondovisioni' e ha presentato tre audio documentari interessanti e completamente diversi uno dall'altro:
Kidnap radio, di
Annie Correal (Usa 2009),
My father takes a vacation, di
Martin Johnsson (Svezia 2008),
Non te la prendere se non ce l'hai fatta, di
Roman Herzog (produzione 2011). La rassegna è stata curata dall'audio documentarista
Jonathan Zenti, che conosco e apprezzo, e che nella mattina dei tre giorni dell'evento ha anche tenuto il laboratorio
Registra! Il nemico ci ascolta, dedicato alla presentazione delle teorie e delle tecniche del mestiere di audio documentarista.
A Ferrara ho ascoltato le storie di chi vuole diventare grande scrivendo, registrando, comunque tenendo aperti i canali di comunicazione col mondo. Come socia dell'associazione
Audiodoc ho dato una mano nelle pubbliche relazioni per le sessioni d'ascolto proposte e ho stretto parecchie mani.
Continuo a essere convinta che questo sia il
tempo dell'ascolto, che ha bisogno di concentrazione, pausa, silenzio. E di persone che ci mettano la faccia:-)