sabato 29 settembre 2012

Scatti di lavoro, matite al lavoro

Far diventare il lavoro soggetto narrativo forte. Era da questa intenzione che nel 2003 avevo dato vita al progetto web Raccontolavoro e negli anni successivi alla storia di Parole in cuffia versione audio dramma. E' per lo stesso motivo che continuo a scrivere su questo blog che ascolta e registra quello che succede in ogni ambito dell'agire umano, con un'attenzione particolare al lavoro dell'uomo e della donna.

Non sono mai partita da una tesi e non ho mai escluso vicende che potessero essere ricondotte al lavoro ma che sempre e fondamentalmente avevano a che fare con i dubbi, le trepidazioni, le gioie di persone.

Mi fa piacere continuare a scoprire che varie forme espressive e altri ambiti oltre la letteratura mettono al centro dei loro lavori proprio il lavoro. E se accade con l'Italia industriale di cui abbiamo perso le tracce ancora meglio.

Accade con il graphic novel, come Adriano Olivetti di Marco Peroni e Riccardo Cecchetti, edito da Becco Giallo, la casa editrice specializzata nel documentare la realtà attraverso la matita e la penna di bravi disegnatori e autori. Accade nel romanzo a fumetti Enrico Mattei di Francesco Niccolini e Simone Cortesi, sempre di Becco Giallo.

E poi accade nella fotografia. All'XI edizione di Fotografia festival internazionale di Roma, dal 21 settembre al 28 ottobre, il soggetto delle foto esposte al Macro di Testaccio e al Macro di via Nizza è ancora il lavoro.

E con la radio.

... l'avevo detto, sabato scorso, che settembre è il mese delle matite, quelle che disegnano progetti.

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