domenica 30 settembre 2012

Indagine sul radio documentario in Europa, i risultati

Il fatto pubblico: Qual è la situazione del radio documentario in Europa? Chi lo fa e chi lo trasmette? Quale formazione ha un autore di documentario in radio e quanto guadagna? E’ un dipendente o un freelance? Per rispondere a queste e molte altre domande l'associazione di audio documentaristi Audiodoc ha realizzato un’indagine conoscitiva sulla situazione dell’audio documentario nelle radio pubbliche in Europa.

Nel corso del 2011 è stato elaborato un questionario poi inviato a 63 redattori radiofonici di 32 diversi paesi europei. Il questionario è strutturato attorno a tre temi principali: le caratteristiche del documentario trasmesso, il modello produttivo adottato, la formazione professionale dell’autore.
Il rapporto finale si può leggere e scaricare nella pagina dedicata del sito Audiodoc Indagine sul radio documentario in Europa.

In sintesi dalla ricerca emerge che l’audio documentario è una realtà tutt'altro che omogenea in Europa. Per esempio Germania e Gran Bretagna producono da sole il 41% di tutti i documentari trasmessi in Europa in un anno. L'Italia investe e produce pochissimo. I costi di produzione in Finlandia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Norvegia, Paesi Bassi e Svizzera sono compresi tra i 100,00 e gli oltre 300,00 euro al minuto mentre in Austria, Bulgaria, Danimarca, Irlanda, Kosovo, Polonia, Romania, Spagna e Ungheria un documentario costa tra i 12,00 e i 67,00 euro a minuto.
Seguono lo stesso andamento le retribuzioni all’autore: gli estremi sono rappresentati da un lato da Gran Bretagna, Norvegia e Paesi Bassi, dove il compenso previsto è superiore a 90,00 euro al minuto, e dall’altro da Italia, Polonia e Ungheria, dove gli autori guadagnano in media 10,00 euro al minuto.
I documentaristi interni alle radio realizzano in media ciascuno circa 24 documentari in un anno. I freelance non ne realizzano che poco più di due, il che fa supporre che pochi di loro vivano producendo esclusivamente documentari.

Il fatto privato: Se qualcuno ha qualcosa da dire si faccia avanti, prenda il microfono e racconti la propria storia di autore freelance, di ricercatore di suoni, di dipendente della radio pubblica, di semplice ascoltatore orfano di storie sonore.

Per rilanciare il radio documentario in Italia, l'associazione Audiodoc propone un forte investimento pubblico nella formazione degli autori, finanziamenti per nuove produzioni attraverso bandi pubblici e, come avviene in Belgio e in altri paesi, con il contributo della Società Italiana degli Autori ed Editori (Siae). Audiodoc si rivolge anche alla radio pubblica italiana, chiedendo che assicuri maggiori spazi nel suo palinsesto dedicati all’ascolto del documentario.

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