martedì 17 aprile 2012

Se non siamo autentici l'ascoltatore se ne accorge

Il fatto pubblico: Ancora sulla radio, come nel post precedente. E ancora riflessioni che vengono dalla Germania. Die Zeit pubblica quella sul mestiere del conduttore radiofonico, col provocatorio titolo "Nur sabbeln reicht nicht", come dire "non è solo una questione di chiacchiera" (tr. Cianciare non basta più).
Intervistata Sarah Schröder, voce della trasmissione della mattina su deltaradio, che dice: "Der Moderator führt durch die Sendung und gibt ihr eine persönliche Note, einen Wiedererkennungswert, eine Marke". Il presentatore ti conduce attraverso la trasmissione e le dà un'impronta personale, un valore riconoscibile, un marchio.

Il fatto privato: L'articolo tratta poi il tema della formazione del mestiere di conduttore che, lì come da noi, nasce sul campo, durante un periodo di volontariato, spesso da un quid che coincide col talento ma poi anche con l'esercizio per sciogliere la lingua, allenare la mente e resistere agli imprevisti. Quello che mi piace di più però è l'indicazione valida per ogni lavoro, oserei dire per l'essere umano parlante a prescindere: "Wenn wir da nicht authentisch sind und uns verstellen, fällt dem Hörer das auf": se non siamo autentici e bariamo, l'ascoltatore se ne accorge".


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