mercoledì 11 gennaio 2012

Stare sul pezzo. In Siria

Il fatto pubblico: Oggi le voci del mondo di cui scrivevo ieri riportando alcune righe dell'omonimo libro dell'austriaco Robert Schneider arrivano dalla Siria. A Homs è stato ucciso il giornalista francese della tv France 2 Gilles Jacquier in un attentato ai danni della folla che manifestava a favore del regime di Bashar El Assad. La notizia è stata confermata dal Guardian. Attraverso Twitter France 2 ha riconosciuto l'identità del corrispondente.

Il fatto privato: Copio incollo cerco e controllo il fatto in rete. Non si sa ancora con certezza se sia granata o colpi di mortaio, se Jacquier facesse parte del gruppo di giornalisti stranieri portati dal governo nella città al centro delle rivolte di questi mesi contro il sistema dittatoriale oppure no. Altri giornalisti stanno facendo il loro lavoro, verificando fonti, lanciando nuove agenzie e cambiando le home page dei loro siti più in fretta che possono insieme alle altre notizie. Il mondo fa rumore. Io lo seguo al caldo della mia influenza, navigando qua e là in siti non importanti, attraverso i link di agenzie di stampa e di social network. Non sto sul pezzo, e anzi questo pezzo mi sta sullo stomaco. La morte di un giornalista mi sconvolge sempre, per affezione alla categoria e al mestiere.
Jacquier aveva vinto due volte il premio Ilaria Alpi, la prima volta nel 2008, l'anno scorso con un reportage sulla rivolta dei giovani tunisini contro la dittatura nel paese.










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