
Il fatto privato: Di ritorno da un viaggio in Austria porto con me lo sforzo e il divertimento di una bambina di tre anni che per comunicare con chi a scuola in Italia ha imparato l'Hochdeutsch (il tedesco standard) ha fatto di tutto per riuscire a mischiare le sue parole in dialetto con quelle che l'ex studentessa pronunciava come speaker televisiva e che a sua volta cercava di sporcare, mischiare, ascoltare con attenzione dalla figlia della sua amica. Il risultato è il confortante incoraggiamento a trovare il modo di dirsela tutta, di mettersi attorno a un tavolo, per terra, sul letto prima di addormentarsi e farsi raccontare le favole dai piccoli, per non perdere nemmeno una parola, come fanno a Mantova e come dovremmo fare sempre tutti. Che dite?
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