sabato 7 giugno 2014

La realtà dei trasporti romani, il solito tram tram

Apprendo con piacere che al Gay Pride di Roma sono in 200mila. Con meno piacere vengo a sapere che i tram per la Prenestina non passano da più di un’ora per lo stesso motivo. La manifestazione, di qualsiasi colore o di tutti i colori insieme essa sia, blocca la città tutta, si sa. Colpa mia che non ho ricordato e che ho fatto il biglietto Trenitalia da Milano a Roma per oggi alle 15.00 con arrivo alle 17.55. Colpa anche di Trenitalia che il treno sia arrivato con soli 5 minuti di ritardo.

A Milano sono andata per parlare di audio documentari, del Premio AudioDoc dedicato al racconto del reale, di suoni e di realtà insomma. Alla diretta della trasmissione ‘Real Doc’ su Radio Popolare avrei dovuto ricordare anche da dove vengo, cioè da una città che amo ma che ultimamente non si AMA, vista la spazzatura non ritirata a bordo strada, e che non si ATAC, se solo si potesse dire, anzi si attacca al tram, se solo i tram passassero, e gli autobus pure.

Otto chilometri per arrivare dalla stazione Termini a casa mia sulla Prenestina-villa Gordiani col percorso alternativo metro B e cambio bus 544 o 542 alla fermata Monti Tiburtini. Anche qui un’attesa di mezz’ora prima di riuscire a salire su un autobus utile e diventare ancora più magra e più incazzata di prima (ho scritto una parolaccia su questo blog per la prima volta, non me ne posso scusare, scusate): viaggio di lavoro e di piacere rovinato in pochi minuti. Anzi no, i minuti nel frattempo si sono trasformati in ore: sono le otto di sera, devo ancora farmi una doccia rilassante, per rilassarmi sto scrivendo questa lettera che contiene anche una proposta operativa.

Chiedo all’amministratore delegato di Atac S.pA. Danilo Broggi di collaborare con me o con audio documentaristi più bravi ed esperti di me a un nuovo audio documentario sui trasporti romani e su nuovi racconti di vita, e non di morte, attorno, dentro sopra e sotto i mezzi di trasporto dell’azienda che lui guida.

L’audio documentario è una raccolta di documenti sonori di vario tipo e quello che ho in mente non vuole fotografare la realtà - la foto all’autobus 542 arrivato alla fermata Monti Tiburtini dopo mezz’ora di attesa già l’ho scattata – ma contribuire a migliorarla rendendo tutti più responsabili verso se stessi e la collettività, consapevoli del servizio pubblico che svolgono e che non deve mai essere dato per scontato, così come il biglietto.

Intanto, noi cittadini di Roma seguiremo con sempre maggiore tenacia e passione quello che Atac sta facendo per lo "sviluppo di un modello urbano funzionale e sostenibile".

Buona serata


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