"Trasmissione o passaggio di un diritto, del godimento di un bene da una persona a un’altra, per effetto di una legge, di un contratto, di una disposizione testamentaria", dice l'enciclopedia Treccani. Potrebbe essere anche il brutto anglicismo che sostituisce la parola "decentramento" con la devolution in versione italica, "devoluzione" appunto.
E invece no, chi ha scritto sulla devoluzione di giochi e "materiale ludico"(!) ha reso sostantivo il verbo "devolvere" e ha creato il mostro da combattere, anzi da eliminare subito prima che faccia male.
Non c'era bisogno, dico io, il verbo DARE è così bello, corto, spontaneo.
Il resto viene dal linguaggio del diritto, ma quello del lettore a vedersi davanti un testo che aderisce alla realtà vale più di tutti, è il diritto sacrosanto. E combattere i mostri linguistici, è una resistenza pure questa.
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