Il fatto privato: Io ricordo il Giorno della Memoria in due modi, scoprendo la musica dei campi di concentramento grazie al lavoro del pianista italiano Francesco Lotoro e ragionando su memoria e creatività grazie all'articolo di Anna Maria Testa su Nuovo e Utile.
E' la mia amica Silvia Lombardo che nella sua rubrica Precarity Fair sull'Unità sottolinea che la memoria è lavoro e ricerca meticolosa, continua come quella di Lotoro che da circa trenta anni insegue e raccoglie tutta la musica che è stata scritta nei campi di concentramento, lavoro e sterminio durante la seconda guerra mondiale: 4000 opere composte in “cattività”.
E' la mail del signor Ugo che ha 79 anni e cerca modi per migliorare la sua creatività - leggetela su Nuovo e Utile che ho linkato - a farci riflettere sul legame strettissimo tra vita, morte, passioni personali in cui trovare il mostro modo e scopo di essere al mondo.