Il fatto privato: Io lo ricordo come lo scrittore di uno dei miei libri-parlanti, quelli che di volta in volta e per diverso tempo stavano dentro la borsa, capaci di farmi compagnia, rassicurarmi, salvarmi la vita nei momenti di sconforto. Una volta letti e riletti non era necessario che li riprendessi in mano, le parole uscivano dalla borsa e mi si infilavano nelle orecchie per darmi la risposta giusta o il silenzio necessario quando succedeva qualcosa di storto al lavoro, per esempio.
"Non è che uno nasca libero e uguale, come dice la Costituzione, ma ognuno vien fatto uguale. Ogni essere umano a immagine e somiglianza di ogni altro; dopo di che tutti sono felici, perché non ci sono montagne che ci scoraggino con la loro altezza da superare, non montagne sullo sfondo delle quali si debba misurare la nostra statura! Ecco perché un libro è un fucile carico, nella casa del tuo vicino. Diamolo alle fiamme! Rendiamo inutile l'arma. Castriamo la mente dell'uomo. Chi sa chi potrebbe essere il bersaglio dell'uomo istruito?" (Fahrenheit 451)
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