domenica 5 giugno 2011

Domenica aperto domenica scrivo

"E' difficile scrivere? No, niente affatto. Tutto quello che occorre è un perfetto orecchio, un'intensità assoluta, una devozione al proprio lavoro simile a quella di un prete per il suo Dio, il fegato di uno scassinatore e nessuna coscienza tranne che in quello che si scrive: poi è fatta".

Ernest Hemingway

Ricevo dal mio amico Raf questa frase e volentieri la ripubblico qui, mi sembra un bel regalo domenicale anche se mi è arrivata qualche giorno fa, in mezzo alla settimana fatta di scrittura come questa domenica. 
Stamattina però ho staccato tutto e sono uscita e per obbedienza a quello che avevo scritto ieri sono entrata da Auchan chiedendo ai ragazzi della sicurezza come fosse finita ieri, se il sit-in di protesta contro il lavoro obbligatorio di domenica avesse portato a qualcosa. "E' finita? Non lo sappiamo, non sappiamo niente, noi non c'eravamo ieri". 
Sono stata ingenua e sfacciata, solo che io al lavoro credo, per questo credo anche al diritto al riposo, in un giorno che sia proprio quello, a ricordo e celebrazione del dì di festa che oggi molti vogliono far dimenticare.

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