mercoledì 11 maggio 2011

Come si arreda un suono?

Il fatto pubblico: giovedì 5 maggio è iniziato AngelicA, edizione 2011 del festival internazionale di musica che si tiene a Bologna. Quest'anno collabora anche il contrabbassista Stefano Scodanibbio.
Musica e incontri sulla musica animano il festival che quest'anno compie 21 anni.  AngelicA è anche etichetta discografica. I suoni che produce AngelicA sono "ogni forma di ricerca musicale che si muova in ambiti non convenzionali e che usi con libertà i molteplici materiali offerti dalle diverse tradizioni musicali".

Il fatto privato: Ecco, il virgolettato sopra lo conosco poco, l'ho ripreso dal sito del festival e voglio scoprirlo dal vivo andando a Bologna. Come dire, per me che di musica non mi intendo ma mi affeziono a quello che mi suscita senza sapere cos'è, è un richiamo irresistibile. E il fatto di avere un'amica che abita a Bologna è venuto dopo. Prima di tutto, però, c'è il titolo di Alias (il supplemento settimanale del Manifesto di sabato) per l'articolo che segnala l'evento: "AngelicA, l'arte di arredare il suono". Ecco, per un titolo così io prendo il treno e parto. E non voglio sapere altro.

Il titolo di questo post, invece, è fuorviante: richiama case, architetti e mestieri che non c'entrano, almeno direttamente, con l'evento che segnalo. Lo lascio lo stesso, faccio eco ad Alias;-) non me ne voglia la maestra.

2 commenti:

  1. beh un suono non arredato è come una grande camera vuota... rimbomba...

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  2. Bello e vero. Come se gli mancasse qualcosa, una presenza...

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