sabato 18 maggio 2013

I sogni non sono sempre d'oro, però...

Mi piacerebbe raccontare in audio i sogni che ultimamente accompagnano le mie notti. Non sono sogni d'oro e la colonna sonora potrebbe essere questa, Stravinsky.

Sono sogni da cui stamattina il campanello mi ha svegliato ma io non ho fatto in tempo a vedere e capire chi fosse, sparito chi ha disturbato il mio sonno e al tempo stesso m'ha salvato dai miei incubi.
Dunque... forse è la stessa mano quella che interrompe un sogno e quella che ci tira fuori da una realtà, pure se onirica, per farci vivere la nostra vita. Non rovina, salva. Non guasta la festa per sempre ma rimette ordine alle cose. Vorrei riuscire a vedere in questo modo tutti quelli che mi sembrano ostacoli alla realizzazione dei miei sogni, appunto. Troppo?

Un'intuizione che volevo condividere, uscendo sempre un po' troppo dai confini del blog. Ma è sabato, le settimane sono piene piene, il blog l'aggiorno meno di frequente e oggi mi prendo questo spazio di libertà rischiando di sembrare off topic a casa mia.

Di cosa sto parlando, in realtà? Di ogni mancato sì a un progetto, per esempio, per mano di qualcuno che non corrisponde alla nostra volontà. Ma qui arriva l'intuizione di stamattina: approfittare di quella mano sul campanello per aggiustare il tiro, ricominciare il progetto dentro il no ricevuto e non contro di esso, sia un rifiuto d'amore sia un rifiuto di lavoro, rimettendo in azione le risorse interiori. Come i sogni;-)


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