Il 20 ottobre a Milano l'Osservatorio Smart Working del Politecnico organizza il convegno di presentazione dei risultati della Ricerca 2015 sulla progettazione, regolamentazione, diffusione dello smart working in Italia.
Per gli smartphone così come per i tornelli all’ingresso dell’azienda, invece, non varrà la stessa logica e allora non ci sarà bisogno di autorizzazioni: gli strumenti di lavoro permetteranno di controllare i dipendenti. E le informazioni raccolte usando gli strumenti aziendali potranno poi essere usate dal datore di lavoro nell’ambito di provvedimenti disciplinari.
Vedi come l'Italia oscilla tra norme e regole, agilità e contenuti. Ce la faremo a tutelarci e far rispettare la nostra privacy pur lavorando tanto e anche fuori azienda?
Chiunque voglia realizzare progetti di smart working dovrà tenere presente l'aggiornamento alla normativa, per non far spaventare le aziende da un lato e il lavoratore dall'altra. Senza contare che è sul limite fra controllo e fiducia, diritti e doveri il gioco a cui tutti siamo chiamati a prendere parte.
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