"L'alternanza di formati aiuta a dare ritmo a una presentazione". (Anna Covone)
"Fatevi un calendario editoriale e metteteci dentro pure il gioco!" (Valentina Falcinelli)
"Il nome dell'app deve essere corto e la descrizione di poche righe". (Paolo Zanzottera)
"Un testo naturale non si misura ma si sente". (Luisa Carrada)
Ieri ero al convegno C-come su copywriting, creatività e content marketing. E quelli sopra sono gli appunti-spunti iniziali di alcuni dei relatori.
visual story di Marco Serra |
Comincio dalla mia vicina di sedia, l'amica Roberta Buzzacchino che tracciava in diretta le mappe mentali dell'evento: continuo a credere che il foglio senza righe messo in orizzontale e l'uso dei colori siano gesti di libertà che tutti dovremmo permetterci. Continuo con due professionisti bravi e modesti come Andrea Salis e Andrea Lolli, conosciuti diversi anni fa e finalmente ritrovati: la loro agenzia Air Communication riparte dal piccolo per fare cose grandi, cioè semplicemente utili.
Finisco con Montanus, un progetto di montagna di Francesco D'Alessio e Giorgio Frattale: metti due abruzzesi doc in bicicletta, fai un po' di product placement, manda un documento chiaro e in buon inglese per cercare sponsor e poi scatta le foto e condividi online. Così valorizzi il tuo territorio, ti fai conoscere, provi a viverci, la salute ringrazia.
No, non è così facile anzi è difficilissimo oggi più di ieri lavorare nella comunicazione e restare sereni ma continua a essere bello e utile se si usa il tempo per investire su un'idea forte e fare rete.
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