venerdì 16 gennaio 2015

Metti la radio in valigia

L'agenzia radiofonica Amisnet ha lanciato il progetto "Una radio in valigia", ossia uno studio mobile itinerante. L'idea è infatti quella di portare la radio lì dove le cose stanno accadendo e raccontarle in diretta insieme alle persone.

Dentro la valigia, ma anche sacca per la spesa, zaino sulle spalle, ci sono un mixer, i microfoni e le cuffie, il telefono da studio, un kit solare. Già, perché come ogni pezzo dello studio radiofonico mobile sarà fatto con materiale di riciclo, tutti i pezzi saranno collegati a un pannello solare con relativo sistema elettrico per l'autosufficienza energetica.

Bando alle difficoltà logistiche e organizzative, la radio in valigia è un esperimento di giornalismo partecipato, di documentazione in corso di svolgimento, di luoghi immersi in quelli reali ma che pure li superano. Ma per farla occorrono soldi, per questo è stata lanciata su produzionidalbasso.com la campagna di crowfunding.

Insieme al video di presentazione qui ci sono i perché e i per come del progetto, nato dalle esperienze internazionali dell'agenzia in zone del mondo in cui la radio si fa e si porta in strada e ricordando due fatti del passato più o meno recente: "Nel 1944 fu un carrello legato ad una bicicletta a trasportare la radio mobile utilizzata dal cronista Amerigo Gomez per raccontare dal vivo la Liberazione di Firenze dal nazifascismo. Nel 2010, a seguito del devastante terremoto ad Haiti, la rete di informazione e comunicazione con le popolazioni colpite dalla catastrofe fu ripristinata anche grazie alle speciali unità radiofoniche inviate dall'Olanda e dotate di pannelli solari".








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