domenica 1 febbraio 2015

C come condivisione, ieri oggi e...

"Non dobbiamo fare i professori dei clienti". (Valerio Notarfrancesco)

"L'alternanza di formati aiuta a dare ritmo a una presentazione". (Anna Covone)

"Fatevi un calendario editoriale e metteteci dentro pure il gioco!" (Valentina Falcinelli)

"Il nome dell'app deve essere corto e la descrizione di poche righe". (Paolo Zanzottera)

"Un testo naturale non si misura ma si sente". (Luisa Carrada)


Ieri ero al convegno C-come su copywriting, creatività e content marketing. E quelli sopra sono gli appunti-spunti iniziali di alcuni dei relatori.

visual story di Marco Serra
Dodici relatori per fare il punto della situazione su contenuti da creare, ascoltare, misurare, smontare e rimontare, diffondere anzi condividere. Quanto è abusata questa parola, la condivisione. Eppure ieri è stata messa alla prova tutto il tempo, tutta la giornata, e ne è uscita di nuovo pulita, appena coniata moneta di valore, pagante e appagante. Il live twitting, certo, che a me piace tanto e però provoca pure qualche fastidio perché voglio restare concentrata nella fase egoistica dell'ascolto insieme agli altri, i giochi interattivi e le sorprese dei bravi organizzatori di Pennamontata, ché sembrava una festa dove ognuno fa il regalo di se stesso e noi di sabato mattina così eravamo vestiti, gli interventi dei relatori, al di là dei contenuti interessanti tutti, osservavo e ascoltavo posture, sguardi, timbri di voce e silenzi. E poi gli incontri e le idee e i progetti e le persone.

Comincio dalla mia vicina di sedia, l'amica Roberta Buzzacchino che tracciava in diretta le mappe mentali dell'evento: continuo a credere che il foglio senza righe messo in orizzontale e l'uso dei colori siano gesti di libertà che tutti dovremmo permetterci. Continuo con due professionisti bravi e modesti come Andrea Salis e Andrea Lolli, conosciuti diversi anni fa e finalmente ritrovati: la loro agenzia Air Communication riparte dal piccolo per fare cose grandi, cioè semplicemente utili.
Finisco con Montanus, un progetto di montagna di Francesco D'Alessio e Giorgio Frattale: metti due abruzzesi doc in bicicletta, fai un po' di product placement, manda un documento chiaro e in buon inglese per cercare sponsor e poi scatta le foto e condividi online. Così valorizzi il tuo territorio, ti fai conoscere, provi a viverci, la salute ringrazia.

No, non è così facile anzi è difficilissimo oggi più di ieri lavorare nella comunicazione e restare sereni ma continua a essere bello e utile se si usa il tempo per investire su un'idea forte e fare rete.





Nessun commento:

Posta un commento