domenica 28 aprile 2013

Parole in cuffia, Italia-Svizzera

Il fatto pubblico: Oggi è la giornata conclusiva del Gwenstival, festival internazionale di musica e radiofonia che si svolge in Svizzera, a Chiasso, in FM anche a Lugano, via web supera ogni confine.

"Per due anni avevamo le frequenze per una settimana. Quest’anno per un intero mese, da inizio aprile. Ci si può sintonizzare su 107.2 da Lugano e su 97.3 da Chiasso», dice Alan Alpenfelt, che insieme a Flavio Stroppini ne cura la direzione artistica.

Hasta la vista è la trasmissione condotta da Gerry Longo in onda ogni giovedì sera dalle 22.00 a mezzanotte su formatradio.it, web radio che sperimenta nuovi programmi radiofonici, anche per emittenti locali su cui è rimandata in FM.

Il fatto privato: Giovedì scorso sono stata ospite della puntata di Hasta la vista dedicata a Parole in cuffia. Lo stile della lunga chiacchierata con Gerry Longo è diverso da quello a cui io m'ero abituata sentendomi parlare in altre occasioni radiofoniche, ho fatto almeno due gaffe e un cortocircuito letterario, mi sono emozionata e divertita. Potete risentire il tutto nella puntata in replica lunedì dalle 14.00.

E domani? Come introdurrò al telefono l'audio dramma per gli amici svizzeri in ascolto live o in FM e per tutti via web? Dalle 15.00 su www.gwenstival.com;-)


sabato 27 aprile 2013

Come intonaco sul tufo

Non so perché ma io amo Napoli, da tanto tempo. Gli odori e le case, i semafori rossi che ti costringono a passare e gli spaghetti col pesce, i segreti del presepe e la vita in piazza, il mare, gli sconosciuti che incontri per strada e che ti parlano, ti osservano, l'accento e la lingua, quelli che ti accolgono.

Se Roma mi appartiene e la scorsa domenica, 21 aprile, ho festeggiato i suoi natali insieme a tutti quelli, tanti, accorsi al Circo Massimo a ricordare la sua nascita e la sua storia, Napoli mi attira, la rispetto, ne cerco lo spirito.

La scorsa settimana me lo sono andato a cercare, lo spirito di Napoli, in una piccola e bella biblioteca comunale che ha ospitato l'incontro con lo scrittore Erri De Luca, che ha parlato della sua città e di come essa appartenga alla sua materia prima, che è il tufo.

"I poteri per noi sono qualcosa di precario, di inconsistente, come intonaco sul tufo. E il tufo stacca, perché è un materiale indipendente".

Scusate per la registrazione non professionale, la traccia audio che somiglia a uno scopino da bagno e i colpi di tosse per una primavera che ci stringe alla gola: tanta è l'urgenza di riascoltare una voce che mi è amica che spero apprezziate il contenuto più che la forma con cui ve lo propongo (e su cui sto lavorando per imparare a fare meglio anche con registrazioni dal vivo;-)

Di Erri De Luca mi sono portata a casa comunque altre parole:-)





giovedì 25 aprile 2013

La storia siamo noi

Il fatto pubblico: Con questo messaggio in codice, Radio Londra il 25 aprile 1945 annunciava al popolo italiano la liberazione dall’occupazione nazifascista al termine della seconda guerra mondiale.

Felice non è felice.
E’ cessata la pioggia.
La mia mamma è bionda.
La mucca non dà latte.
Giacomone bacia Maometto.
Le scarpe mi stanno strette.
Il pappagallo è rosso.
L'aquila vola.

Roma, una bandiera italiana. Foto A. Rapone

Il fatto privato: circa un mese fa ho chiesto a mia nonna di raccontarmi qualche storia. Ha fatto storie ma poi non si è tirata indietro. Il materiale è in lavorazione, ho pubblicato su soundcloud.com un estratto che parla di liberazione, di guerra e di persone. Oggi non è il 19 luglio 1943, quando gli Alleati bombardarono il quartiere romano di San Lorenzo, e la liberazione è stata un cammino difficile che per mia nonna iniziò da lì. La storia siamo noi.



martedì 23 aprile 2013

Il presidente e la bambina

Il fatto pubblico: Il presidente è quello degli Stati Uniti nella mini intervista rivolta a Sofia, una bambina di sei anni che in tre parole ci dice chi è e cosa fa lui e se debba essere rieletto. Il ritratto, del Presidente e della bambina, si chiama A child's politics, ed è su Cowbird, la piattaforma di condivisione di storie, anche audio.

Il fatto privato: In questi giorni di politica italiana "convulsa", il ritratto di Obama che esce dalle poche e precise parole di Sofia ci fa pensare: "He cares about people.., he's happy all the time". Con le dovute differenze, chiediamolo anche a Napolitano:-)

domenica 21 aprile 2013

Buon compleanno, Roma

Oggi è il compleanno della mia città. "Mia" non solo perché ci vivo, non solo perché ci sono nata, ma perché sento la fatica e la bellezza di una città antica che continua a restare tale e che la modernità la sfiora quando cerca di realizzare una terza linea della metropolitana ma ancora non riesce, poi la esalta quando invece realizza i musei MAXXI e MACRO, poi la rigetta quando l'orario dei musei pare sempre per concessione e non per diritto e cultura.

Roma è "mia" perché la conosco tutta eppure mi perdo, perché il perimetro dei quartieri ancora lo conosco e per ciascuno ho più di una storia da raccontare, perché riconosco gli accenti e lo stile e quindi se vieni da nord da sud o da centro, da quale periferia e da quale centro. Adoro ogni parola locale.

Roma è così "mia" che posso darla ai turisti e non ne sono afflitta, anzi resto orgogliosa e sono desiderosa di integrazione con gli stranieri residenti, soffro invece quando i "fuori sede" - termine che mi porto dietro dagli anni universitari - la usano e non la conoscono.

Vorrei che fosse amministrata meglio, ogni giorno. Roma è una città che non può essere egoista.

venerdì 12 aprile 2013

L'ascolto collettivo si può ancora fare?

La prossima settimana si svolgerà a Roma Helicotrema, festival di audiodrammi, audiodocumentari e sperimentazioni sonore.

Dal 18 al 21 aprile opere sonore di autori nazionali e internazionali potranno essere gustate in sessioni di ascolto collettivo presso il MACRO Museo d'Arte Contemporanea di Roma, all'Auditorium Parco della Musica e Rai Radio3.

Il progetto è ideato e curato dal collettivo artistico Blauer Hase in collaborazione con Giulia Morucchio e organizzato in collaborazione col MACRO e Radio3.

Qui il programma.

A dire il vero sui siti segnalati mancano un po' di informazioni utili: avrei messo luoghi e indirizzi ben in evidenza, anche se chi abita a Roma sa benissimo che da quando è nato l'Auditorium Parco della Musica il cartello che lo indica te lo ritrovi sotto casa anche se abiti dall'altra parte della città. 

Comunque, al Festival andrò, non so ancora quando né dove. Sono poche le occasioni di ascolto collettivo e vanno colte al volo e bisogna trascinare gente. 

In questa settimana ho avuto tanti incontri audio che mi hanno emozionata e convinta che l'ascolto si può imparare esercitando la pazienza, la fiducia, la conoscenza. Poi un mio amico mi ha detto che serve anche il pre-giudizio per non mettersi nei guai in certe situazioni e scoprire la realtà con una mappa d'orientamento uditiva da arricchire nel tempo. 

Copio dal sito del festival che "nasce con l’intento di indagare la possibilità di un ascolto collettivo, come accadeva durante le prime trasmissioni radiofoniche con i radiodrammi, per capire se e come quella modalità di ascolto, progressivamente scomparsa con la diffusione della televisione, possa essere
riattivata oggi".

A giudicare da come i giovani partecipanti al piccolo e sperimentale laboratorio audio che sto mettendo su nel mio quartiere ascoltavano un radiodramma qualche tempo fa direi che sì, questa forma di ascolto oggi può essere riattivata. E' una modalità anacronistica, strana, forse preludio per altro forse no, sicuramente una sfida da provare per ricostruire buone relazioni e un tempo meno in affanno. E per molto altro ancora...




martedì 9 aprile 2013

Disoccupazione e occupazione a caratteri mobili

Il fatto pubblico: Gli italiani senza occupazione o in difficoltà lavorativa superano il 20% degli attivi.
Presenta i dati più particolareggiati un'infografica di Linkiesta.it, dove impariamo anche cosa significa disoccupazione "allargata".


Infografica sulla situazione del lavoro in Italia

Il fatto privato: E' bella l'infografica, soprattutto quando semplifica processi, situazioni, dati complessi. E' più bella la storia qui sotto, tutta legata a lettere che partono da Verona e arrivano nel mondo. Per questa storia immagino un disegno fatto a mano e poi stampato in tipografia:-)
Il mestiere del tipografo passato da padre a... giovani con il futuro in mano. Si chiamano Lino's Type e quello che fanno sta in questo video.




sabato 6 aprile 2013

I tuffi proibiti

Lo ammetto, quando ho visto la foto dei ragazzini che si fanno il bagno in una vasca dei giardini di Caserta ho esclamato che bello.

Poi ho letto l'articolo del Corriere della Sera che riprende un pezzo sul Mattino di Napoli di oggi che denuncia il degrado e la mancanza di soldi per riparare allarmi e telecamere della Reggia, poi ho riguardato la foto e non ho potuto che continuare a esclamare che bello. Perché?

Perché so che nelle fontane non si entra, perché so che sui muri non si scrive, perché so che il braccio di  una statua non si porta via, però. Però so anche come sia bello usare la bellezza senza farle male e senza farci male, so e desidero entrare in contatto col verde e i monumenti che ci circondano in alcuni posti più di altri. So e sento che i pezzi di storia chiedono rispetto e si rispetta solo conoscendo e venendo in contatto con la storia, le persone, la natura.

E' pericoloso stare lassù, ragazzini dell'ultima vasca nella Reggia di Caserta. E' pure pericoloso farli rimanere giù, i ragazzini e anche gli adulti, senza posti belli in cui andare, senza acqua e verde e posti da occupare con la propria presenza e basta.

Lo so, il tema dell'articolo è un altro ma la mente del lettore va dove vuole. Io vorrei che il rispetto di un luogo passasse per la sua conoscenza e non solo a causa di un divieto, vorrei anche altri luoghi aperti all'esplorazione di noi stessi e del mondo. Certo, dirà qualcuno, ma se i soldi non ci sono? Certo, dico io, ma perché non dirselo ancora e trovare aiuti e possibilità?

Buon sabato.




giovedì 4 aprile 2013

Colti al volo. La sicurezza sul lavoro

Il fatto pubblico: Rischio, imprudenza, dolo e colpa. Il 6 dicembre 2007 nell'impianto della Thyssen-krupp a Torino si sviluppò un incendio in cui morirono 7 operai. Il 23 febbraio scorso al processo in appello all'amministratore delegato della società, Harald Espenhahn, viene ridotta la pena: per la Corte si è trattato di omicidio colposo con colpa cosciente e non dolo eventuale.

Elisabetta Ranieri ha intervistato Antonio Boccuzzi, sopravvissuto al rogo, e costruito un audio documentario che vuole riportare l'attenzione sul tema della sicurezza sul lavoro e attraverso cui continuare a chiedere giustizia.



Palazzo di 10 piani a via Prenestina, due uomini lavorano sul tetto


Il fatto privato: Stamattina dalla mia finestra ho visto quello che vedete nella foto, mi ha fatto paura. Sono andata al lavoro e mi dispiace non aver detto niente, non agli operai che lavoravano sul tetto, ma all'amministratore del palazzo, alla ditta (?!) che ha ricevuto l'incarico, all'Ispettorato del Lavoro. Lo farò comunque in giornata.

"...La vera vittima sarebbe l'uomo, saremmo noi".